33ª settimana di gravidanza

Nella 33ª settimana di gravidanza il bambino misura 44-46 centimetri e pesa circa 1900 grammi. Se si aspetta un maschio, i testicoli in questa settimana si sposteranno nello scroto. In alcuni casi, tuttavia, questo può avvenire dopo la nascita. Se il bebè nasce con i testicoli non scesi, se ne attende lo sviluppo fino all'età di sei mesi, dopodiché, di solito, viene eseguito un intervento chirurgico. 

Le pupille del bebè possono ora reagire alle differenze di luce e buio, ma molto spesso il bebè dorme. Il suo sonno profondo è interrotto dalle fasi REM, nelle quali l'attività cerebrale è elevata.  
 
A questo punto, il 90% dei nascituri giace con la testa in giù. In questa posizione, il bebè scivola lentamente più in profondità nel bacino. Inoltre, a causa dello spazio limitato, il bebè assume la cosiddetta posizione fetale: tira le ginocchia in alto, piega le braccia davanti al corpo e si raggomitola. Anche se il bebè fosse ancora in posizione podalica, cioè con la testa rivolta verso l'alto, ha ancora qualche settimana per girarsi. Se ciò non avviene, il ginecologo, o la ginecologa, può provare a girare il bebè con una «manovra esterna». Se non si gira entro la 38ª settimana di gravidanza, si valuterà se esiste la possibilità di un parto spontaneo o se è necessario un taglio cesareo.

Se è il tuo primo figlio, potresti già notare che ti è un po’ più facile respirare. Questo perché la testa del bebè scende gradualmente nel bacino, togliendo pressione al diaframma. Grazie alla posizione più bassa del bebè hai meno il fiato corto. Le cosiddette false contrazioni, che possono ora aggiungersi alle contrazioni preparatorie  aiutano il feto nella discesa. Tuttavia, false contrazioni che si verificano regolarmente e durano diverse ore non sono necessariamente da aspettarsi nella 33ª settimana di gravidanza. Se le contrazioni sono prolungate è meglio sottoporsi a un controllo.

A partire da questa settimana, puoi iniziare a prestare attenzione ai segnali che indicano l'imminente nascita. Ci sono tre segnali chiari che indicano che il parto sta per iniziare: 

• Il tappo mucoso viene espulso perché la cervice si è allargata un po’. 
• Il sacco amniotico si rompe e il liquido amniotico fuoriesce in misura maggiore o minore. 
• Vere e proprie contrazioni da parto (che non si attenuano nemmeno facendo un bagno caldo e rilassante)

Durante la gravidanza, un tappo mucoso, a volte misto a sangue, chiude la cervice e impedisce ai germi, ad esempio, di entrare nell'utero. Questo tappo mucoso può staccarsi qualche settimana, qualche giorno o anche poco prima del parto a causa delle contrazioni dell'utero e talvolta provoca una perdita di sangue, le cosiddette tracce ematiche. Tuttavia, il tappo mucoso può staccarsi anche già qualche settimana prima del parto a causa delle contrazioni uterine. Questo fa sì che la cervice si dilati un po’ prima per prepararsi al passaggio del bebè.

Contrazioni  regolari e prolungate, che si verificano contemporaneamente, potrebbero segnalare la nascita imminente e dovresti quindi farti portare alla clinica o alla casa del parto. Conviene anche fare una telefonata veloce prima di arrivare. Ricordati della valigia per l'ospedale!
 

Il ginecologo, o la ginecologa, potrebbe averti prescritto il riposo assoluto a letto fino al parto. In questo caso, non hai altra scelta che stare sdraiata, sdraiata e ancora sdraiata.
​Se sei sdraiata su un fianco, stendi la gamba inferiore e fletti quella superiore: nella maggior parte dei casi sarai più comoda.  

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