Viaggi in gravidanza

Gravidanza: volare in sicurezza

Si può prendere l’aereo durante la gravidanza? Per le donne in salute i viaggi in aereo non sono un problema. Alcune misure di precauzione aiutano però a pianificare al meglio il viaggio: te le illustriamo di seguito.

Regole di base per volare in gravidanza

Viaggiare in aereo è certamente possibile durante la gravidanza. Soprattutto nel secondo trimestre, quando molte donne incinte sono piene di energia e la pancia non disturba ancora troppo, una vacanza o un viaggio di lavoro in aereo non sono assolutamente un problema. Prima di prenotare un volo, dovresti parlarne con il ginecologo che chiarirà se vi sono fattori di allarme come anemia, disturbi cardio-circolatori oppure rischio di aborto o di contrazioni precoci. È importante che nel luogo di destinazione sia garantita una buona assistenza medica e che tu sappia dove si trovano i medici e gli ospedali più vicini. Nella scelta della meta dovrai anche considerare se sono necessarie vaccinazioni: di norma non rappresentano un rischio per la mamma e il bambino, ma ad esempio non tutte le profilassi antimalariche sono adatte alle donne in gravidanza. Informati presso il tuo medico.

Gravidanza: qual è il periodo migliore per volare?

Il periodo ideale per volare durante la gravidanza è il trimestre centrale. Anche nelle fasi iniziali volare non è pericoloso, ma molte donne si sentono stanche e affaticate e un viaggio, con l’aereo o senza, può essere percepito come faticoso. Il rischio di aborto è più elevato nei primi tre mesi di gravidanza, ma i viaggi in aereo non influiscono in alcun modo. 

Verso la fine della gravidanza tutto diventa un po’ più complicato, anche volare. A partire dal settimo mese i voli a lungo raggio non sono più una buona idea. Dalla 34a o 36a settimana di gravidanza, la maggior parte delle compagnie aeree non consente l’imbarco o lo concede solo con un’autorizzazione particolare. Per le gravidanze gemellari questa regola vale già a partire dalla 32a settimana. Con questa norma le compagnie vogliono tutelarsi da un parto in volo. 
Se desideri volare oltre la 28a settimana, dovrai tenere a portata di mano alcuni documenti: chiedi al tuo ginecologo di rilasciarti un certificato medico che riporti la data presunta del parto. Il certificato, rilasciato di recente, deve confermare che godi di buona salute e che la gravidanza si sta svolgendo senza complicazioni. Il personale può chiederti di mostrare questo documento.

Volare in gravidanza: cosa tenere presente?

  • Tra gli 8000 e i 12 000 metri il tasso di ossigeno si riduce e i raggi cosmici aumentano. Entrambi i fattori non sono pericolosi né per la mamma né per il bambino.
  • Dal momento che il rischio di trombosi cresce, durante il volo dovrai assolutamente indossare un paio di calze compressive. Le calze compressive ti vengono prescritte dal ginecologo, soprattutto se hai una tendenza alla ritenzione idrica o alle vene varicose. Calze da viaggio sono disponibili anche da SportX o in farmacia.
  • Se possibile, indica lo stato di gravidanza già al momento della prenotazione. Prenota un posto in prima fila o in corridoio, per una maggiore libertà di movimento e anche perché probabilmente durante il volo dovrai usare la toilette.
  • Mantieniti in movimento: alzati in piedi come minimo ogni 30 minuti e fai qualche passo.
  • Un look comodo è indispensabile e assolutamente concesso. Oltre alle calze compressive, indossa un abbigliamento largo e comodo, come pantaloni della tuta con l’elastico in vita.
  • Bevi molto. Dopo il controllo di sicurezza, puoi fare scorta di acqua all’aeroporto. Così durante il volo non dovrai aspettare il personale di cabina.
  • Allaccia la cintura sotto al pancione.

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