Museo di Valmaggia: scoprire la vita in Valmaggia
Il Museo di Valmaggia a Cevio presenta interessanti esposizioni del ricco patrimonio culturale della Valmaggia.
La Valmaggia o Valle Maggia è la più grande valle del Canton Ticino, poiché si estende su un quinto dell’intero territorio cantonale. Dal Lago Maggiore la valle penetra profondamente nelle Alpi. L'area nasce dal delta della Maggia (200 m. s.l.m. ) a poco più di 40 chilometri in linea d'aria e sale ai 3'200 metri del Basodino e del suo imponente ghiacciaio; i dislivelli dal fondovalle alle vette sono tra i più alti della Svizzera. L'imbocco della valle a Ponte Brolla non è ampio quanto la parte superiore della valle, che qui si ramifica in diverse grandi valli laterali le quali, a loro volta, sono caratterizzate da innumerevoli valli secondarie.
La Valmaggia offre a visitatori grandi e piccini un'ampia gamma di opportunità per scoprire un suggestivo e variegato ambiente naturale, un ricco patrimonio culturale, oltre a innumerevoli tracce della vita e della secolare e incessante opera dell’uomo. Il Museo di Valmaggia ne offre alcuni emozionanti esempi.
Informazioni pratiche
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Come arrivare
Parcheggi
Sono disponibili dei parcheggiFermata trasporti pubblici più vicina
Bus Cevio-CentroContatto
Indirizzo
Museo di Valmaggia CevioCevio vecchia 2
6675 Cevio
Telefono
Sito web
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Consigli
Visite guidate su appuntamento per gruppi da 10 a 25 partecipanti, anche per scolaresche
Infrastruttura
Il museo sito in due edifici storici
Oggi il museo di Valmaggia dispone di una documentazione dettagliata sull'habitat e la popolazione di questa importante vallata alpina del sud della Svizzera. L'associazione del museo è stata fondata nel 1962 con lo scopo di salvare e valorizzare i beni culturali della valle, un prezioso patrimonio storico che negli anni del secondo dopoguerra andava rapidamente disperdendosi.
Nel 1963, dopo l'acquisto e il restauro del Palazzo Franzoni, veniva inaugurato a Cevio il primo museo etnografico regionale del Canton Ticino. Da allora l'associazione ha raccolto migliaia di oggetti, ampliato progressivamente le proprie infrastrutture, effettuato numerose ricerche e organizzato esposizioni.
Nella sede principale, il Palazzo Franzoni, si trova la mostra permanente, che dà un'idea della vita e dell'habitat degli abitanti della valle. Vengono presentate collezioni su temi che riguardano l’acqua, la pietra, lo sviluppo storico, il ciclo vitale, la vita delle donne, l’alpeggio e la pietra ollare. La seconda sede, la Casa Respini-Moretti, si trova a due passi da quella principale e ospita, oltre alla mostra permanente sulla necropoli romana di Moghegno, alcune mostre temporanee.
Il museo, concepito secondo moderni criteri, ha reso molto intuitivi e accattivanti per tutta la famiglia i percorsi espositivi proposti; i testi che accompagnano i materiali esposti sono tradotti in tre delle lingue nazionali svizzere.
Un sentiero per tanti grotti
Uno dei progetti del museo è il sentiero didattico dei grotti. Ai piedi del versante destro della valle, sopra Cevio Vecchio e appena dietro al museo, si trovano i detriti di una grande frana causata dal crollo della parete rocciosa situata circa 300 metri più in alto. Fra questi grandi blocchi, su una superficie di circa due ettari, vennero scavate oltre 60 cantine, i cosiddetti "grotti". Una rete di angusti sentieri percorre l’intera area e rende possibile l’accesso a tutti i vani, alcuni dei quali sono molto profondi.
Foto: Remy Steinegger