Museo di storia naturale di San Gallo
Al museo di storia naturale si può ammirare il plastico del territorio più grande della Svizzera, ci sono da scoprire molte informazioni interessanti su mammiferi, uccelli e insetti e si può osservare un grotta di roccia con un vero tesoro di minerali.
La particolarità del museo di storia naturale di San Gallo, che si estende su una superficie di 2000 m² destinati a esposizioni permanenti e mostre tematiche, sta nella scenografia basata su immagini tridimensionali sulle quali è possibile camminare. In questo museo si possono ammirare principalmente mammiferi, uccelli, piante e insetti. Tra questi c’è la colonia di formiche dei boschi che illustra la vita di questi insetti operosi alle prese con il formicaio, le scorte di cibo, il materiale per la costruzioni del nido e il cimitero.
È sicuramente un po’ inquietante il coccodrillo del Nilo di quattro metri che fu donato alla città di San Gallo nel 17° secolo e che si trova oggi esposto nel caffè del museo. Nel museo si trova anche un alce dell'era postglaciale scoperto negli scavi di Gossau. I piccoli visitatori a partire dagli otto anni possono divertirsi muniti di mappa del tesoro, strumenti da archeologo, libretto delle esplorazioni e una propria chiave seguendo due diversi percorsi lungo i quali scoprono molte cose interessanti invisibili agli altri visitatori!
Informazioni pratiche
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Come arrivare
Parcheggi
Sono disponibili dei parcheggiFermata trasporti pubblici più vicina
Naturmuseum; Neudorf, RorschacherstrasseContatto
Indirizzo
Naturmuseum St. GallenRorschacher Strasse 263
9016 St. Gallen
Telefono
Sito web
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Infrastruttura
Suggerimento
- I passeggini e gli zaini portabebè non sono ammessi all’interno delle sale espositive. Il museo mette gratuitamente a disposizione marsupi per bambini. I passeggini possono essere lasciati all’ingresso del museo.
- Il museo è consigliato per i bambini dai 4-5 anni. I bambini fino a 12 anni possono visitare le sale del museo solo se accompagnati da un adulto
Ad attirare maggiormente l'attenzione è il plastico del territorio più grande della Svizzera con i suoi 37 m2, in cui il Canton San Gallo e Appenzello vengono mostrati in tutta la loro bellezza. Attraverso tre telescopi si possono acquisire informazioni aggiuntive su temi interessanti. Sulle pareti dell'area espositiva sono rappresentati diversi habitat naturali della regione, i quali costituiscono l'ambiente appropriato per gli animali che risiedono in queste aree, dal Lago di Costanza al Ringelspitz.
Una sezione specifica dell'esposizione è dedicata all'animale araldico del Canton San Gallo, l'orso e i suoi coinquilini. Viene analizzata anche la problematica della convivenza con i grandi predatori come il lupo, la lince e l'orso. In una caverna fedelmente riprodotta è esposto l'imponente scheletro di un orso delle caverne estinto 20'000 anni fa.
Un'area del museo conduce attraverso la storia dell'evoluzione della vita sulla terra. Come su una passerella, sfilano fossili e reperti preistorici, alghe blu di 3,5 miliardi di anni fa, fino ad arrivare a un alce dell'era post-glaciazione rinvenuto a Gossau. L'attrazione principale è lo scheletro originale di un dinosauro con il becco ad anatra, che assieme alla concrezione rocciosa circostante pesa circa 10 tonnellate.
In una grotta di roccia artificiale è esposto un enorme tesoro di minerali della Svizzera orientale. La maggior parte proviene dall'area dell'Alpstein e dal distretto del Sarganserland e costituisce una delle collezioni più complete della regione. Vi sono inoltre tesori meno lucenti, ma non per questo meno importanti per noi, come l'acqua di falda o la ghiaia.
Come gran parte degli attuali musei di storia naturale, anche qui sono raccolte alcune curiosità del XVII secolo. Il reperto più antico è un coccodrillo del Nilo di quattro metri, che fu donato alla città nel 1623. La parete espositiva nell'atrio illustra le mutazioni della storia con reperti selezionati.
Foto: Museo di storia naturale di San Gallo