Museo del folclore dell'Appenzello
Il Museo del folclore dell'Appenzello offre una panoramica sulla storia della cultura contadina locale. La maggiore attrazione è la ricostruzione originale di una capanna alpina secolare, dove i visitatori possono produrre da sé il formaggio.
La regione dell'Appenzello è nota per il suo formaggio fresco, che i locali mangiano "mitsamt em Täller", che significa "con il pane". Se siete interessati alla produzione tradizionale del formaggio e alle tradizioni contadine, siete nel posto giusto.
Informazioni utili
Periodo dell’evento
Indicato per
0-18+
Prezzi
Adulti: Fr. 7.-
Bambini: Fr. 3.50.-
Famiglie: Fr. 17.50.-
Parcheggi
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Stein AR, Post
Informazioni pratiche
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Come arrivare
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Stein AR, PostOrari d’apertura
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Indirizzo
Appenzeller Volkskunde-MuseumDorf
9063 Stein AR
Telefono
Sito web
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Infrastruttura
Al centro del museo si trova una capanna alpina risalente a quasi 400 anni fa, completamente arredata e funzionale, nella quale viene realizzato il formaggio "dal vivo" come si faceva una volta sull'Alpe. Il casaro spiega come si fa. I visitatori possono provare il siero di latte, un liquido curativo che si separa dal formaggio durante la sua preparazione.
Il casaro è presente ogni mercoledì e sabato pomeriggio dalle 13.30 alle 16.00 nella famosa capanna alpina originale (da novembre a marzo solo il sabato pomeriggio).
Ma il formaggio non è l'unico elemento interessante: al Museo del folclore dell'Appenzello potete farvi un'idea della cultura contadina della regione dell'Appenzello. Inoltre nei suoi locali, con l'ausilio di una guida esperta, s'impara a conoscere i suoni dello jodel naturale, del “talerschwingen” (monete fatte ruotare in un recipiente) e dei campanacci. La tradizione non è mai stata così tangibile.
Inoltre, si ottiene una panoramica sulla cultura della malga e i dipinti pastorali.
La cultura folcloristica dell'Appenzello s'identifica fortemente con quella contadina, in particolare con quella pastorale, che attorno al 1800 trovò un'identità a sé stante per svilupparsi nel XIX secolo in un elemento culturale caratterizzante della regione rurale e prealpina della Svizzera orientale.
Il Museo del folclore di Stein documenta questa cultura pastorale nelle sue espressioni di carattere artigianale e manifatturiero. Gli elementi centrali sono il caseificio alpino e gli utensili e i recipienti utilizzati per quest'arte: secchi, stoviglie per il formaggio, bigonce, brente, zangole, ecc. realizzati da secchiai.
Viene inoltre fornita una panoramica degli ornamenti per animali e persone tipici della regione: sonagli, cinturini per sonagli, bretelle, collari per cani e monili tradizionali.
La pittura pastorale è uno dei risultati più straordinari della ricca cultura folcloristica dell'Appenzello. Qui, nel XIX secolo, si sviluppò una tradizione pittorica unica interamente attribuibile alla classe contadina. I committenti di queste opere erano contadini e pastori che desideravano veder rappresentato il loro mondo reale o ideale: i loro averi, principalmente il bestiame, l'Alpe (il paesaggio), i sentieri alpini, la fattoria, la "Heemet" (il luogo natìo o la casa natale).
I pittori erano artigiani rurali che si erano specializzati in questo genere e che, nell'arco di due o tre generazioni, fondarono una scuola di pittura contadina nell'Appenzello, il cui stile è ancora oggi tipico di un'arte popolare.
Foto: Appenzellerland Tourismus/Christian Perret