Terzo anno del bebè

Stili educativi: gli effetti dei diversi metodi educativi

Quale fra i diversi stili educativi applichi maggiormente? Riesci a raggiungere i tuoi obiettivi in questo modo? Una panoramica e guida per i genitori.

Informazioni utili

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L'essenziale in breve

  • Esistono diversi metodi per educare i bambini. Ogni stile educativo ha i suoi principi ed effetti.
  • Lo stile educativo autoritario si riconosce da frasi quali «se, allora» e punizioni. I genitori che crescono il proprio bambino in modo autoritario gli lasciano poche libertà, togliendogli la possibilità di fare esperienze da solo. 
  • Lo stile educativo democratico antepone il rapporto all'educazione. Si contraddistingue per il rispetto nei confronti del bambino. I membri della famiglia si vedono come una squadra e si confrontano alla pari (cfr. anche stile educativo autoritativo)
  • Gli esperti sono unanimi: lo stile educativo antiautoritario degli anni settanta non si è affermato.

Sono le otto e la piccola è in anticamera con indosso ancora il body. No, non vuole indossare la calzamaglia rossa. Nemmeno le scarpe chiuse. Vuole andare all'asilo nido con la gonna e i sandali. Peccato che il termometro indichi solo nove gradi. E adesso? Come reagisci al comportamento del tuo bambino?

Stili educativi: desiderio di orientamento

I genitori di bambini piccoli conoscono bene situazioni del genere. La maggior parte dei genitori cerca innanzitutto di convincere il bambino con le parole. Ma dato che questa tattica spesso è inefficace, si passa al piano successivo: la ricompensa. Al più tardi se anche questa soluzione non sortisce gli effetti desiderati c'è il rischio che la situazione degeneri. Si formula quindi una prima minaccia, seguita da una chiara dichiarazione. I genitori alzano la voce, il bambino piange e la situazione si fa molto tesa. Senza volerlo, i genitori hanno adottato un comportamento autoritario. Sin dall'inizio avevano infatti delle aspettative ben chiare nei confronti del bambino e volevano imporle.

L'educazione autoritaria

Sicuramente hai già sentito parlare dell'educazione autoritaria. Le seguenti caratteristiche contraddistinguono questo stile educativo: 
 
La supposizione: «Devo instradare il mio bambino.» Una cosa è certa: «Il bambino deve ubbidire.» 
I mezzi: questo stile educativo prevede dichiarazioni, minacce e punizioni.
Le caratteristiche di questo stile educativo: «Fai questo, fai quello, fai quest'altro», sono frasi che si sentono pronunciare dai genitori autoritari. Oppure «Se…, allora…» 
L'effetto: lo stile educativo autoritario grava sul rapporto tra i genitori e il bambino. Infatti le minacce e le punizioni fanno sì che il bambino non si senta veramente amato. Inoltre le punizioni mortificano e adirano. Ciò ha un grande influsso sullo sviluppo del bambino. Vengono a crearsi sentimenti negativi che si instaurano all'interno della famiglia. I ricercatori hanno constatato che a lungo termine possono portare a malattie come depressioni, disturbi d'ansia, burnout e disturbi relazionali. Inoltre lo stile educativo autoritario non favorisce di regola l'indipendenza. Invece di imparare che cosa è giusto o sbagliato, il bambino impara ad eludere le punizioni.

L'educazione democratica

In contrapposizione troviamo lo stile educativo democratico (cfr. anche stile educativo autoritativo). Le seguenti caratteristiche contraddistinguono questo metodo educativo:

● La supposizione: «Il mio bambino va bene così com'è. Se può vivere seguendo la sua natura, avrà una vita appagante.» Un altro principio è il seguente: «Con il nostro esempio mostriamo al nostro bambino come si vive bene.» 
● I mezzi: poche regole importanti e tanta libertà. Questi sono i principi di base dello stile educativo democratico. Al contempo i genitori fungono da esempio a cui il loro bambino può orientarsi. «I bambini hanno bisogno di genitori che siano come una specie di faro», questa citazione è del famoso terapeuta familiare danese Jesper Juul, deceduto nel 2019. «Lanciano a intervalli regolari segnali ben chiari affinché i bambini imparino col tempo a mantenere la rotta giusta», ha scritto nella sua guida «La famiglia che vogliamo».
● Le caratteristiche: i genitori sono attenti ai bisogni essenziali del bambino. La relazione ha luogo da pari a pari e il bambino è considerato come una personalità a se stante. Ciò non significa che i bambini hanno voce in capitolo come i genitori, ma che sono considerati in quanto persone in modo altrettanto serio e importante. I genitori accompagnano il bambino con amore e lo ascoltano in modo aperto e imparziale. Formulano i loro desideri, bisogni e preoccupazioni senza alcuna accusa, rimprovero o umiliazione.
● L'effetto: regole comprensibili e rituali fidati sono fonte di stabilità interiore e orientamento. Ciò influenza il comportamento e la personalità. Infatti il bambino che partecipa alle decisioni impara anche ad assumersi la sua responsabilità. In questo modo sviluppa la confidenza in se stesso, l'autostima e l'indipendenza, presupposti fondamentali per una vita appagante.

Starsi vicini: lo stile educativo con il maggior effetto

Basandosi su studi internazionali, gli esperti educativi sono giunti a una conclusione: lo stile educativo autoritario e quello antiautoritario appartengono al passato. Se invece ogni membro della famiglia conta, indipendentemente dall'età, e si trovano soluzioni insieme, i sentimenti interiori si sviluppano senza ostacoli e il legame è e resterà stretto.

L'educazione antiautoritaria: un residuo degli anni 70

«Si può fare anche diversamente?», è quanto ci si chiedeva verso la fine degli anni '60 e negli anni '70. In contrapposizione all'educazione autoritaria è nato lo stile educativo antiautoritario. Nei cosiddetti "Kinderladen", degli asili infantili alternativi autogestiti, i piccoli potevano fare ciò che volevano. Ma ben presto ci si è accorti che i bambini si sentivano sopraffatti senza limiti né regole. Avevano bisogno di orientamento. Oggi l'educazione antiautoritaria è praticamente scomparsa.

Libri: i classici fra le guide all'educazione

Step – Das Elternbuch. (Step – La guida per i genitori) Diverse edizioni per ogni fascia d'età, seguiti dal punto di vista scientifico e valutati dall'università di Bielefeld.
Il bambino è competente di Jesper Juul, terapeuta familiare danese deceduto nel 2019.
Primi anni, primi passi di Remo H. Largo, scienziato svizzero e pediatra.

Foto: Getty Images

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