Nanna del bebè

Come aiutare i bebè ad addormentarsi da soli

Poco a poco il bambino impara ad addormentarsi da solo. Svegliarsi durante la notte non lo spaventa più, ma talvolta sente il bisogno di avere mamma o papà vicino.

Il sonno del bambino cambia costantemente. Mano a mano che cresce, le ore di sonno diminuiscono. Dopo i sei mesi può capitare che il piccolo ricominci improvvisamente a svegliarsi agitandosi, pur avendo dormito ininterrottamente per molte notti.

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Così il bebè impara a dormire

Risvegli notturni

Crescendo il bambino impara a tranquillizzarsi da solo. Si sveglia di notte, constata che tutto è in ordine e si riaddormenta. Dategli la possibilità di sviluppare questo senso di fiducia e fate in modo che al momento di addormentarsi si senta al sicuro, magari stabilendo un rituale della buona notte ricorrente. Non rimanete nella stanza con il piccolo, lasciate che si addormenti senza di voi.

Voglio la mamma!

Capire se il vostro tesoro ha bisogno di voi per calmarsi durante la notte è ormai facile. Non accendete le luci e non togliete il piccolo dal letto. Tenetegli la mano o accarezzatelo in viso. Parlategli con voce sommessa per fargli capire che non è il momento di giocare. Un animaletto di stoffa o il suo “straccetto” lo aiutano a tranquillizzarsi. A questa età i pasti notturni non gli occorrono più.

Sonnellini

La maggior parte dei bambini di questa età schiaccia uno o due sonnellini durante la giornata. C’è chi si appisola soltanto e chi dorme della grossa mattino e pomeriggio. Il fabbisogno di sonno è individuale e non sottosta a nessuna regola, anche se globalmente le ore di sonno rimangono sempre le stesse. È quindi chiaro che più il bimbo dorme durante il giorno, meno avrà bisogno di riposare durante la notte.

Particolari esperienze vissute durante la giornata possono disturbare il sonno e rendere il piccolo irrequieto durante la notte. Il ritmo del sonno non si regola da un giorno all’altro.

Foto: Getty Images

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