Nuova fase della vita: otto domande e risposte sull'inizio della scuola
Il primo giorno di scuola regala molta gioia, ma anche paure e insicurezza. Le esperte e gli esperti rispondono alle otto domande più importanti su questa nuova fase della vita.
Informazioni utili
1. Se un bambino è nervoso, come si può trasmettergli fiducia?
Sicuramente ti ricorderai anche tu il tuo primo giorno di scuola. Raccontalo a tuo figlio. Com'era allora? Quali erano le tue aspettative, com'è andata? Spiegagli che la situazione attuale è molto simile. Di per sé, essere nervosi non è una brutta cosa. Se lo si è troppo, ci si può aiutare con degli esercizi di respirazione: inspirare ed espirare lentamente. Anche un massaggio ai piedi, ad esempio con un olio profumato, può rilassare.
Iris Etter-Dubach, consulente Pro Juventute
2. Come faccio a consolare mia figlia nel caso non dovesse ritrovarsi in classe con la sua migliore amica?
Doversi separare dalla propria quotidianità non è facile e può rendere tristi. Spiega alla bambina che la capisci, ma che potranno comunque restare amiche. Fate insieme dei progetti per fare in modo che le bambine continuino a vedersi. Puoi anche suggerire che ci sarà molto più da raccontarsi se si vedono meno e sono in classi diverse.
Iris Etter-Dubach, consulente Pro Juventute
3. Come possono i genitori affrontare le loro paure e i loro ricordi magari non belli della scuola?
La maggior parte degli insegnanti è disposta ad ascoltare i dubbi dei genitori. Spesso, però, occorre loro un po' di tempo prima di conoscere meglio i nuovi bambini e i genitori. I genitori devono cercare di affrontare la nuova situazione con positività ed evitare di trasmettere le proprie paure al bambino. I bambini hanno un sesto senso e sono in grado di intuire come stanno i genitori. Puoi consultare le informazioni offerte dalla scuola materna e dalla scuola, farti un'idea della scuola di oggi.
Maya Mulle, Direzione Centro Elternmitwirkung
4. Come mi comporto se non mi piace l'insegnante di mio figlio?
Sarà tuo figlio ad andare a scuola e a relazionarsi con l'insegnante, non tu. È meglio non fare commenti. Se poi le cose non dovessero funzionare, allora potrai sempre cercare delle soluzioni.
Maya Mulle, Direzione Centro Elternmitwirkung
5. L'inizio della scuola è la fine dell'infanzia?
Molti genitori sembrano esserne convinti. Di sicuro però non è il sistema scolastico a promuovere l'ansia da prestazione. Dipende dall'atteggiamento dei genitori nei confronti della scuola e del tempo libero e da come organizzano il loro tempo. Se i bambini hanno un tempo libero "cronometrato" - senza tempo per se stessi, per oziare o per giocare con i compagni - non stanno conducendo una vita a misura di bambino. Spesso sono i genitori stessi ad avere ansia da prestazione, che trasmettono ai figli mettendo al primo posto i risultati, anche nel tempo libero. In realtà molte scuole (primarie) sono oggi orientate principalmente al benessere dei bambini.
Margrit Stamm, pedagogista
6. A mia figlia non interessa ancora leggere o scrivere mentre ad altri bambini sì. Devo insegnarle a leggere e scrivere durante le vacanze estive?
I bambini della scuola materna non "devono" di certo saper già leggere, scrivere e contare, anticipando tutto quello che la scuola ha da insegnare. Una buona scuola materna rafforza l'autostima dei bambini e promuove competenze emotive e sociali. La parola devono gioca qui il ruolo principale. Obbligare i bambini a imparare porta solo successi a breve termine. Ovviamente esistono anche lettori precoci e matematici in erba che, da soli, vogliono iniziare presto a leggere, scrivere e contare ed è fantastico
Margrit Stamm, pedagogista
7. Mio figlio avrà molti compiti da fare? Come lo preparo?
I compiti che i bambini devono fare variano di cantone in cantone, ma in prima vanno dai 30 minuti alla settimana ai 10 minuti al giorno. All'inizio i bambini ne sono felici, e sono orgogliosi di «avere dei compiti come i grandi». Puoi accompagnare tuo figlio in questa fase in modo positivo mostrando curiosità e interesse ed evitando i commenti critici e le correzioni.
Stefanie Rietzler, coach per l'apprendimento
8. I bambini come possono fare amicizia, trovare il loro posto all'interno di un gruppo?
È difficile dare indicazioni generali per integrarsi in una classe o in un gruppo. Si possono però raccontare le proprie esperienze, che susciteranno la curiosità del bambino e ridurranno l'insicurezza e le paure. In questo modo il bambino potrà inserirsi nella classe con naturalezza e disinvoltura. Proporre al bambino delle «regole di comportamento» è invece controproducente, perché si rischia di bloccarlo. La cosa più importante che puoi insegnare a tuo figlio è l'empatia.
Bettina Dénervaud, Pascal Kamber, consulenti specializzati in bullismo: www.hilfe-bei-mobbing.ch
Tutto per l'inizio scuola
Foto: Getty Images / messe a disposizione da Monica Müller e Benita Vogel
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